venerdì 17 luglio 2009

SORBETTO ALLA FRAGOLA

Per affrontare meglio le torridità del clima milanese in questo luglio. Il colore rosso invece è dedicato tutto alla maglia delle Civette.

Qualche partitella “in-line” con gli amici, con relative spanciate di calore e squadre che terminano le ostilità contando gli svenuti piuttosto che le reti… dopo tutto l’hockey in città nel mese di luglio è questo. Poi ci sono le notizie di mercato ma, generalmente, mi sembra tutto un po’ fiacco quest’anno. Sintomo della crisi che colpisce ormai tutti i settori delle nostre povere vite? Indubbiamente sì. E la cosa era già stata peraltro annunciata da tutti i gruppi dirigenziali dell’hockey ghiaccio italiani.
Abbastanza interessante il fatto che si stia potenziando un fenomeno di “flusso interno” tra A2 e A1, data la carenza di fondi che limita il ricorso ai mercati esterni.
A fare la parte dei leoni come al solito i teams altoatesini. Il Pontebba si sta ristrutturando, dopo anni di “vacche grasse”, il Fassa sembra faticare, il Cortina con il suo champagne con sempre meno bollicine. E d’altro canto, grazie ai contributi della Provincia Autonoma i clubs Sudtirolesi possono godere di agevolazioni e contributi che limitano parecchio l’esborso per l’affitto delle ore ghiaccio nei rispettivi rinks, cosa che senza dubbio libera delle risorse maggiori per gli investimenti nei rosters. Ma del resto è così da sempre.
E le Civette? Sembrava che stessero un po’ a guardare, un po’ appollaiate al loro ramo, ma è di questi giorni un’accelerazione che porta in riva al lago il sostituto di Groeneweld. A proposito, peccato la sua partenza perché al di là del valore sportivo dell’atleta, era molto carina la entry page del sito dell’HC Alleghe con la sua maschera e la dicitura “Do not enter…” ci mancherà!
Dopo l’azzeramento del parco stranieri delle Civette, di cui si rimpiangerà veramente solo la Leggenda Mario Brian Chitarroni e il multi-ruolo Jamieson (partito per l’altopiano di Renon), arrivano due difensori canadesi, Bowman e Lutz che, sulla carta, appaiono fisici, tosti e propensi più alle coperture che alle sgroppate in avanti. E ciò mi sembra un bene.
Poi a guardia della porta arriva un giovane portiere anch’egli canadese: Julian Pagliero. Di belle speranze, dicono. Il pregiudizio che ho è che, solitamente, la gabbia alleghese è sempre stata difesa da uomini di esperienza, di peso. Però è solo un pregiudizio, non conta.
Potrebbe approdare in riva al lago anche Dwayne Hay, attaccante correttissimo, pulito anche se non proprio fucina di reti e assists. A bilanciare con i suoi 20 minuti di sin-bin all’anno gli oltre 100 del collega Lutz.
Oltre a questi dovrebbe rimanere anche Giallonardo (unico reduce della pattuglia dell’anno passato) ma forse sarebbe meglio dirottare il giovane in A2 per permettergli di fare esperienza.
Interessante notare come due talenti locali suscitano l’interesse di clubs fuori dalla Valle Agordina. La cosa, che di per sé rappresenta un rischio per l’Alleghe perché la partenza di questi due sarebbe un duro colpo al roster agordino, deve però essere considerata come motivo di orgoglio per il vivaio alleghese. Io comunque – egoisticamente - spero che sia Cica (che ho visto proprio bene, autoritario e incisivo ai mondiali in-line) sia il Volpino rimangano tra le mura domestiche.
Ci potrebbe stare un ulteriore colpetto del presidente Rossi con l’ingaggio di un altro attaccante/multiruolo ma forse è prematuro per dirlo. Resta un roster che, seppure non può fare gridare al miracolo, denota una sua dignità e che sono sicuro Mike Kelly saprà fare girare al meglio.
Ultima nota il ritorno in massima serie del Valpellice. Un’ottima notizia. L’hockey che conta cerca ancora di espandersi verso ovest, sperando che sia la volta buona. Noi aspettiamo ancora Milano,Varese, Como e Torino che sembra stiano scaldando i motori in attesa di momenti (anche economici) migliori.
Ci vedremo in trasferta al Cotta-Morandini.

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