lunedì 17 dicembre 2007

JAGUARS – UNITE VIGEVANO 3 : 4

Parziali 1:0 0:2 2:2

“Per un punto Martin perse la cappa!”
(proverbio tradizionale veneto)


Non ho tanta voglia di scrivere su questo ultimo incontro dei Jaguars contro gli Unite di Vigevano. Potrei scrivere che la partita se vogliamo è stata “viziata” dal 3° goal di pattino della squadra ospite. Ma non mi sembra giusto né “fair” nei confronti dell’avversario. Potrei dire che forse il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio, ma non è vero e ancora non è gentile nei confronti della squadra della pianura Lommellina; e poi il risultato di una partita è sempre e solo quello che appare alla fine sul tabellone luminoso e sul referto arbitrale. Punto. Potrei dire che l’arbitro ci ha messo lo zampino; ma l’arbitro c’era per gli uni e per gli altri. Quindi somma algebrica che si annulla.
Invece c’è da dire una cosa sacrosanta: onore, onore e onore agli Unite che sono arrivati ad Agrate con il “minimo sindacale” di 6 giocatori di movimento ma che ciò nonostante hanno pattinato tanto quanto e forse di più dei Giaguari che schieravano 3 linee complete. Già dire questo vuol dire tanto secondo me.
Occorre poi dire che i primi a portarsi in vantaggio sono stati proprio i padroni di casa concludendo il primo tempo sul 1 a 0. Ma non è bastato. La terza linea dei Jaguars ha preso due goals nel periodo centrale e chi scrive purtroppo c’entra in una certa qual misura in questo “misfatto” che ha inficiato il vantaggio iniziale. La cosa mi ha lasciato un amaro in bocca che neanche con 6 chili di zucchero o 5 litri di sciroppo d’acero se ne va…
Poi che dire? Loro ci hanno creduto molto di più di noi. Tutto qui. Si sono veramente dannati l’anima; hanno praticato un gioco semplice, senza troppi fronzoli, ma efficace: attento in copertura di dietro e pungente in avanti con i terzini a tirare dalla distanza e gli avanti alla ricerca del rimbalzo. Molto semplice, ma dannatamente efficace. Con gli attaccanti che sino a quando “ne hanno avuto”, non si sono lesinati di scendere in fore-checking.
I Jaguars ci hanno messo l’agonismo forse solo quando oramai era troppo tardi. Da segnalare come siano ancora i terzini “maculati” a segnare più degli attaccanti (2 su 3). Non voglio andare oltre a commentare tecnicamente la partita dei Jaguars. Lo faranno – e a ragion veduta e con più competenza – i coaches “felini” nel corso dei prossimi allenamenti.
Però voglio provare a trovare un paio di spunti positivi: senza dubbio ci siamo battuti alla pari. La squadra avversaria finalmente era alla nostra portata; quindi vuole dire che, se a Vigevano venderemo cara la nostra pelle (con quello che costano le pellicce di giaguaro!!!) ci potremo senz’altro togliere lo sfizio di andarci a riprendere laggiù i due punti persi qui. Basta volerlo e crederci!
Da ultimo non vorrei dimenticare la nostra “torcida maculata” – ma anche qui c’è da registrare la presenza di un nugolo di fans vigevanesi che si sono “fatti sentire” non poco durante tutta la partita! Ma anche i nostri supporters c’erano (loro ci sono sempre!!!).
Probabilmente il futuro ci lascerà qualche spazio in più per gli allenamenti, e se Dio vuole, sarà la volta buona che vedremo dei progressi sostanziali anche in campo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Amaro, ma vero e pienamente condivisibile. Aggiungo: magari un giorno o l'altro cominceremo a pensare come una squadra, invece che come una torma di hockeisti mannari, allora - forse, FORSE - potremo pensare a portare a casa un risultato.

Anonimo ha detto...

Ale, penso che la nostra lacuna sia la mancanza di allenamento: un maggior allenamento favorirebbe anche il nostro affiatamento come squadra, come lamenta giustamente Lorenzo. Dobbiamo misurare il nostro progresso confrontando e assimilando quanto di buono fatto dai Monsters e dagli Unite, squadre alla nostra portata ma con un bagaglio di esperienza e gioco superiore al nostro.
Ho osservato la partita dei Monsters con i capoclassifica: li giudico molto simili agli Unite, se non superiori ( sicuramente di numero... ): dovremo giocare come abbiamo fatto con i " Grandi " e con calma e umiltà, divertendoci.
Sottolineo la CALMA perchè se i mostri hanno un difetto probabilmente è il loro acceso agonismo...che facilmente scatta in rabbia. L' hockey è uno sport di contatto, quindi...

Axel ha detto...

Hai ragione Molinari, c'è di buono che i Monsters li conosciamo già, e li abbiamo battuti tre volte l'anno scorso nel corso di due amichevoli e della partita in occasione del triangolare che abbiamo organizzato a Giugno. E' vero che in quest'ultimo caso i Jaguars erano parecchio rinforzati da inserimenti di "turbolombrichi" e l'animale che ne è venuto fuori era veramente spaventoso: un lombricone maculato con i baffi!!!

Però le altre due partite le abbiamo giocate con solo "gente de noantri" (come dicono a Rroma) e abbiamo vinto la prima ai rigori in casa e la seconda in casa loro con un punteggio di 5 a 3 se non ricordo male e giocando una partita che non ammetteva repliche.

Dobbiamo giocare come abbiamo giocato le prime due/tre partite della stagione. Con CALMA (l'hai notato in maniera scacrosanta), semplicità, ma anche con CORALITA' alias: gioco di squadra, senza abbandonarsi a individualismi. L'hockey è sì sport di contatto fisico ma è anche il "re" dei giochi di squadra, quindi... a tutti fa piacere segnare, ma ricordiamoci che il punto sulle statistiche lo danno anche per gli assist e vale tanto quanto il goal (a ribadire il concetto che parliamo di un gioco di squadra!).

E buon divertimento a tutti!

P.S. Io spero di esserci anche se ad oggi la caviglia è ancora malandata. Speriamo di riprendermi entro il 9 di gennaio. Per favore Befana, sono stato bravo quest'anno, invece del carbone portami una caviglia sana!

Anonimo ha detto...

io segnai su rigore, in casa
ma ormai è storia antica

Axel ha detto...

vero vero!
segnasti!

io invece sono stato causa del goal che abbiamo preso al Quanta in occasione del 2° incontro amichevole. Mi è andato via l'uomo che dovevo tenere (ma che novità!!) e si è involato verso Izko insaccando alle spalle dell'incolpevole portierone.

Poi però al triangolare mi sono rifatto: segnando un "golasso" in inferiorità numerica con un tiro tesissimo dalla blu che si è andato ad infilare nell'angolino basso a destra del portiere attonito, proprio nei 9 centimetri rimasti aperti tra il suo pattino e il palo.... c'è anche un filmato che gira su internet e che documenta l'exploit!