mercoledì 2 gennaio 2008

ALLEGHE – ASIAGO 5 : 3 + CORTINA – ALLEGHE 3 : 1

Cominciamo dal De Toni il 28/12. Gara sulla carta facile. Asiago che arriva a Zunaja con l’organico che è quello che è, con il morale che è quello che è, insomma contro un Alleghe che ha dato segni vistosi di ripresa, per i Leoni dell’Altopiano non c’è da stare allegri. E infatti le Civette iniziano a giocare DA SUBITO e chiudono il primo drittel sul 2 a 1 dopo aver praticato un gioco tambureggiante e dopo avere mostrato degli ottimi automatismi di gioco, soprattutto quando entrano nella zona di attacco per linee centrali sfruttando l’agilità e la velocità di alcuni giocatori (Il Volpino, ma anche il duo Harder – Lang, o alle volte anche Veggiato). Il goal di Parco è frutto di una penalità piuttosto ingenua concessa dalle Civette e di un’incursione “da Parco” sulla fascia sinistra, dove il grande John (onore al suo merito) può fare quello che gli pare per almeno 30 metri prima di tirare in porta – forse un po’ di colpa per questa rete ce l’ha anche l’estremo biancorosso che non sembrava appostato nel modo migliore possibile, ma c’è da dire che il tiro è stato uno di quelli “to crash the net” come dicono in America. Poi il secondo tempo ed il terzo la pattinata alleghese cambia, inizia la fase di controllo del match. I giocatori asiaghesi si portano sotto, con due goal uno anche piuttosto carino con una combinazione veloce dallo slot. Alleghe che comincia ad incamerare dei minuti di penalità per dei falli che forse sono evitabili, ma che controlla ancora il match, sebbene si stia complicando le cose. Nonostante questo, l’Alleghe aveva già colpito altre due volte e dimostra di reggere bene soprattutto in fase di inferiorità numerica. Asiago che si porta sotto di 1. Alleghe che con il freno un po’ troppo tirato e con del nervosismo che comincia a venire fuori. Fortuna che l’Asiago non è più quello degli anni passati e non fa vedere grandi cose. Nervosismo anche tra i Leoni, soprattutto da parte dei giocatori più giovani – quelli più “vecchietti” magari erano lì sornioni ad aspettare di fare un brutto tiro all’Alleghe, per mandagli di traverso il panettone. Alleghe che comunque controlla, con una difesa attenta, con il solito Bilotto ad ergersi nella sua monumentalità (neologismo della lingua italiana che serve per spiegare cos’è questo difensore!) – oltre al lavoro di difesa, addirittura una doppietta per lui, insomma: Bilotto for president!!! Poi il match va a languire sul terzo tempo, per riaccendersi solo a sprazzi: traversa di Manuel De Toni e poi goal dell’Alleghe (Bilotto per dare tranquillità ai suoi) per porre fine alle ambizioni asiaghesi e tutti a nanna, nell’attesa del fatidico derby bellunese. Tutto sommato partita non eccessivamente bella, anche se frutta due punti preziosi per le civette. Migliori alleghesi: Bilotto e Chitarroni e partita da non sottovalutare del Bicio e di Veggiato, seconda linea più concreta e più “in palla” della prima troppo leziosa e talvolta evanescente. Per l’Asiago, inutile dirlo Parco, che tiene su la baracca un po’ tutto da solo e DeFrenza sempre temibile con le sue penetrazioni. Alleghe che vince ma non convince

Capitolo derby: Alleghe e Cortina a sfidarsi un’altra volta. Scoiattoli con il dente avvelenato dopo i primi due successi stagionali delle civette. Grande voglia di riscatto e squadra che sta prendendo tono grazie anche al cambio della cura “Frycer”, e soprattutto un paio di prestazioni convincenti alle spalle. Primo goal a freddo per un nervoso Hell. Poi goal annullato ai cortinesi perché segnato di pattino. Ma era scritto nel libro del destino che Russel dovesse segnare e infatti eccolo lì dopo una manciata di secondi, ad infilzare una difesa alleghese nettamente sbilanciata e con un Gunne Hell ad innervosirsi ancora di più (forse non è ancora al top della forma dopo l’infortunio). L’Alleghe riparte a costruire gioco ma la prima linea è troppo leziosa; è ancora la seconda linea sembra giocare meglio e più concretamente. Ivany fa girare i giocatori locali sulle linee alla ricerca di un assetto diverso. Il problema è che manca l’intensità con la quale si dovrebbe giocare un derby. Cortina che comincia un ottimo gioco di copertura, che continuerà anche nel prosieguo di tutto l’incontro. Sirena e poi ancora sul ghiaccio con l’Alleghe che trova il goal a pochi minuti dall’inizio di un tempo che vedrà però le civette farsi sempre più nervose (con i minuti di panca che si accumulano grazie anche al neo-arrivato Jeff Ricciardi), giocare senza concludere un granché e addirittura chiudere il tempo incassando a due secondi dalla seconda sirena il goal che chiuderà il match e che taglierà le “zampe” delle civette.
Terzo tempo che non mostra un granché sul piano del gioco. L’Alleghe purtroppo continua a giocare troppo “alla canadese”, buttando il disco negli angoli e cercando di infastidire la difesa avversaria con degli sterili passaggi dietro la rete di Maund. Le cose migliori invece le fanno vedere quando cercano di entrare nella zona difensiva ampezzani per linee centrali, dalla porta principale, ma lo fanno troppo poco spesso. Prevale sempre il gioco tipo “win the corners, win the match”. Cortina sempre attento di dietro e Maund che fa buona guardia. Bilotto anche lui sembra appannato e non riesce a tirare fuori niente dal cilindro. Chitarroni pattina (sembra che sia l’unico che lo fa nonostante la sua carta d’identità ricordi a tutti che ha più di 40 anni!) ma anche lui sembra nervoso. Alleghe che talvolta si sbilancia, dovendo poi recuperare con giocate irregolari - e allora sono ancora minuti di penalità. Ma l’intensità per recuperare due goals non si vede, non c’è – spiacce dirlo ma anche i “boce” locali sembrano svogliati. Finisce con una penalità partita per Hell “sovraccaricato” e con la vittoria per Cortina davanti ai suoi turisti. Alleghe che non dovrà limitarsi a recriminare sull’arbitraggio per trovare una soluzione ai suoi “alti e bassi”. E’ da anni che in Italia non si vedono arbitraggi adeguati, ma ciò non toglie che certe partite vadano giocate con maggiore “susta”, se si vuole portare a casa i due punti. Poi magari l’arbitro ci mette lo zampino, ma quando si vuole vincere i sistemi li si trova (vedi final series con il Bolzano l’anno scorso).

Dài Civette, non mollate. Dài ragazzi noi ci crediamo!!!

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