venerdì 20 febbraio 2009

Farewell - Adieu - Auf Wiedersehen - Adiòs - Dasvidania

Alleghe - Asiago 1 : 5

Appollaiato sul divano di casa mi accingo ad assistere a questa partita "live or die" delle Civette, dopo una stagione che per certi versi ha smorzato parte del mio entusiasmo di tifoso d'annata.
La partita comincia veloce, in entrambi i settori ma ecco qui, dopo solo 3 minuti che l'Asiago pesca un jolly grazie anche alla copertura difensiva non eccelsa. Vantaggio e mazzata sulle zampe degli alleghesi che devono cominciare, non più a correre, ma a rincorrere. E si pattina, si pattina al De Toni ma sembra che lo si faccia più per cacciare il freddo che non per mettere quel maledetto disco alle spalle di Bellissimo. Tiri da fuori poco più di fax, combinazioni veloci sotto porta assenti, disco sempre lungo la balaustra e mai dentro. E nemmeno quando gli alleghesi hanno la chance di passare 2 lunghi minuti sul ghiaccio con la compagnia di soli 3 asiaghesi in movimento. Nulla - poche idee, solo Chit e il Volpino mostrano qualche guizzo, ma sembrano profeti nel deserto.
L'Asiago fa delle incursioni, Parco e Borrelli scorribandano dalle parti di Groeneweld e soprattutto gli avanti dell'altipiano dominano fisicamente i difensori alleghesi (i vari Bilotto, Jacobsen, Giallonardo) anche se sono la metà di loro in peso ed altezza. E questo la dice lunga. E' vero, ad Alleghe non nascono quasi terzini, ma è anche vero che la difesa alleghese negli altri anni è sempre parsa un'entità rocciosa, dura. Ora non è più così e penso che la causa di tutto ciò sia la poca voglia dei suddetti stranieri.
Secondo tempo con squadre che giocano sempre veloci e che continuano a pattinare con intensità. Alleghe acciuffa il pari con un bel tiro da fuori di Veggiato che, insieme al Volpino, al Chit, a Cika e a pochi altri, sembra essere l'unico che ha voglia di giocare seriamente. Vari altri tentativi alleghesi che pressano ma trovano sulla loro strada un portiere veramente Bellissimo stasera! Di nome e di fatto. Poi trova spazio il solito pasticcio alleghese di prendere il goal in superiorità numerica. Power play biancorosso, Volpino perde un disco sulla blu, i difensori non sono abbastanza reattivi per tornare a coprire, e Borrelli mette il turbo arriva dall'olandese, segna e ringrazia. Altra mazzata sulle zampe delle civette. Ma io francamente non riesco a capire come sia possibile che un problema tattico come quello di prendere goals in superiorità che si ripresenta puntuale dall'inizio del campionato (o quasi) non sia stato affrontato e risolto dalla squadra e dal coach con opportuni accorgimenti e una volta per tutte! Rimango perplesso e sprofondo sempre più sul divano... "pore Alje, pore zuite!"
Terzo tempo e terza mazzata: goal dopo 17 secondi per i leoni dell'altopiano. Da lì Groeneweld si innervosisce e si spegne. L'Alleghe non ha più energie. Il gioco è incasinato e perde velocità, oltre che lucidità. Gli asiaghesi se ne stanno "schisci" e coprono e si affidano al loro portierone nell'attesa che la 3^ sirena suoni la fine. Ci prova l'Alleghe - ad esempio con Chit - ma senza una grande convinzione. In compenso gli asiaghesi fanno un po' di accademia e Aquino segna per la tranquillità seguito da Borrelli che da parte sua segna per la doppietta personale.
Un paio di considerazioni a margine: nell'Asiago, dopo 2/3 anni di "purgatorio" giocano regolarmente dei giocatori provvisti di griglia sull'elmetto, quindi "roba giovane", juniors, ma giocano in 2^ o in 3^ con un'autorità e degli spunti di gioco veramente buoni - il vivaio cimbrico sta producendo e/o ha prodotto i suoi frutti grazie ad una politica azzeccata della società: complimenti. E da noi? Con il vivaio di cui giustamente andiamo fieri cosa sta succedendo?
L'Asiago, ad un certo punto della stagione ha comprato Aquino che si è rivelato essere lo straniero che fa la differenza. Noi abbiamo preso Sutter: ieri sera non pervenuto, un ectoplasma (sarà anche per la maglia bianca...) - l'ho visto solo nel terzo tempo fare un'azione personale abbastanza pregevole e tirare un disco loffio sul gambale di Bellissimo. Tutto qu, roba da fare quasi rimpiangere Harder!. Mi sembra decisamente poco e mi pare anche che la società agordina dovrebbe iniziare a risparmiare soldi e smettere di dissipare capitali e risorse evitando di portare in riva al lago degli elementi così. Lo stesso dicasi per altri stranieri, per esempio il buon Giallonardo che invece che maturare e progredire, come ci si attendeva, mi sembra proprio che stia seguendo un percorso di involuzione rispetto all'inizio del campionato. A questo punto meglio puntare su pochi stranieri ma di qualità ottima indiscussa e indiscutibile, che possano anche fare scuola (magari come ha fatto o sta facendo Parco in Asiago), sui due o tre "locali" che valgono veramente (Volpino & co.) e soprattutto puntare sui giovani che stanno venendo su dalla U26. In un paio di anni dovremmo esserci anche noi.
Arrivederci a settembre.
Passo e chiudo!

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