lunedì 9 marzo 2009

JAGUARS - MONSTERS 2 : 8

Parziali: 0/3 - 0/5 - 2/0

"Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro." (Henrik Ibsen)

Gara difficile l'altra sera in quel del Santa Caterina per i Giaguari: di fronte gli avversari "di sempre", i Mostri di Milano Affori con i quali tante volte abbiamo incrociato le stecche nel corso di questi ultimi due/tre anni. E li conosciamo bene, anche se nel corso del tempo loro sono un po' cambiati, come cambiati, del resto, lo siamo anche noi.
Squadra "ruvida", è vero, ma "signori questo è hockey, per la pallavolo o per sport più 'soffici', accomodarsi nella palestra affianco, prego!"
E allora, dato che ci piace l'hockey, restiamo qui e ci proviamo, malgrado il roster sia ancora "intaccato" da defezioni più o meno legate ai malanni di stagione di quest'inverno che sembra non avere mai fine, oppure ad altri malanni che c'entrano poco con l'inverno... insomma: di tutto un po'. Però ci sono anche delle belle notizie: rientra il nostro coach, seppure "a mezzo servizio", rientra Sambuca che ha riassorbito le magagna muscolar/scheletriche alla schiena. Purtroppo però assente è Izko, il prode portierone influenzato. Assenti ancora Joe (che però venerdì ha rimesso i pattini), Galileo (comunque presente al "tavolo") e Leo. Quindi pedine decisive i difesa. Attacco invece abbastanza ok, a parte l'assenza di Max Boleso che pesa, eccome se pesa là davanti.
Nel primo tempo i Monsters vanno a segno tre volte. I primi due goal sono dei tirelli carambolini che entrano alle spalle di Gate - incolpevole. Il terzo gol è un tiro da distanza siderale, dalla zona difensiva dei Monsters, scagliato dal loro #13 Salvatori Marcello che ha dimostrato durante tutta la partita di avere decisamente un tiro pericolosissimo. L'attacco non riesce a filtrare questo disco, il quale penetra anche le maglie della difesa e si deposita in rete a mezza altezza, sulla sinistra di Gate. Non ci voleva e, dopo tutto, chi si sarebbe aspettato che tirasse proprio da lì. I Jaguars nel primo tempo sonnecchiano un po', lasciando kili e kili di tiri da fuori ai difensori milanesi che addirittura in occasione di un power-play "cannoneggiano" la porta di Gate con una ripetitività e una potenza quasi impressionanti - meno male che i tiri non siano il massimo della precisione. Prima della sirena c'è tempo per un powerplay anche per i maculati che risulta infruttuoso, anzi pericoloso dato che la difesa si "dimentica" di un uomo solo davanti al portiere Giaguaro.
Nel secondo, la difesa dei Jaguars denota ancora una propensione "perversa" a lasciare da solo l'uomo avversario davanti a Gate. Le azioni degli ospiti si fanno più "manovrate" anche se rimangono semplici ed efficaci: pochi passaggi ma ben "mirati" per permettere all'attaccante di andare al tiro. Dischi che continuano ad affluire al reparto avanzato dalle retrovie, portati su senza fronzoli e senza "cincischiamenti" - gioco gagliardo alle balaustre. I Jaguars non riescono ad arginare e subiscono un passivo pesante di 5 reti, alcune di queste veramente belle, altre meno (ancora rimpalli "malefici", vedi prima rete del drittel). Limiti dei Jaguars è il dialogo tra i due reparti e una scarsa efficacia nel liberare la zona difensiva. Le liberazioni sono spesso preda degli attaccanti avversari, e le uscite di zona peccano di macchinosità. Dalla loro però va detto che i casalinghi provano a tirare sempre di più, e in due o tre casi il portiere dei Monsters, Ronzi Mattia, ci mette una pezza, ben protetto dai suoi compagni. E' vero anche che spesso Gate si ritrova nugoli di avversari sotto porta senza che nessun Jaguaro se ne occupi più di quel tanto. La seconda sirena arriva a mettere fine a questo secondo tempo di una partita che, dal punto di vista della correttezza in campo, sta viaggiando su binari abbastanza tranquilli.
Nel terzo tempo i Monsters tirano un po' il fiato e i tiri da fuori si diradano, così pure le incursioni "da dentro". I Jaguars possono così cercare di macinare un po' di gioco e i difensori di casa, sgravati da un po' di incombenze là dietro, possono tentare un paio di sortite. Ed è in una di queste che il rientrante Sambuca riesce a fare breccia sulla destra del portiere avversario e, assistito da Capitan Fumaz, insaccare la rete della bandiera. Anche la seconda linea comincia a dialogare un po' di più e il buon Luha prende confidenza e ci prova con un bel polsino dallo slot intercettato proprio sotto il sette dal portiere. Però non demorde e, più tardi, conclude nel migliore dei modi un fraseggio con Er Romano - che bello vedere i due giocare insieme, quando riescono a "discutere" a suon di passaggi. C'è tempo nel terzo periodo per un paio di penalità per parte, frutto di falli tutto sommato di gioco. Power-plays sterili sia per i Monsters che per i Jaguars. Ed è così che arriva la terza sirena e con lei, anche questa ennesima sconfitta per i maculati in questo inverno che non sembra finire più.
Nettamente migliorati sul piano del gioco i Monsters se pensiamo alla squadra incontrata in amichevole un paio di anni fa, be' ci sarebbe da prendere esempio - devono essersi fatti il "c**o" mica male i ragazzi! Complimenti. Noi abbiamo giocato bene solo un tempo su tre: troppo poco nell'hockey.

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