sabato 8 ottobre 2011

Vajont, 9 ottobre 1963 e le intercettazioni



Sono giorni in cui si parla di intercettazioni. Una delle prime intercettazioni di cui le cronache italiane hanno notizia è l’intromissione (indebita) di una centralinista di Longarone la sera del 9 ottobre 1963. L’addetta telefonista si intrometteva preoccupata nella conversazione concitata e drammatica tra il tecnico di servizio sulla diga del Vajont e l’ingegnere Biadene, dirigente della ditta che la diga aveva costruito e posto in esercizio, la S.A.D.E.
La telefonista si intrometteva chiedendo se c’era pericolo per il Vajont e per Longarone, ma l’ingegner Biadene la rassicurava. “Ma no signorina, non si preoccupi..:”
Quello che è successo è ben noto: una tragedia annunciata che ha causato circa 2.400 morti (quasi come l’ 11 settembre delle Twin Towers).
Ad memoriam…

Da leggere:
- Marco Paolini, Il Racconto del Vajont
- Tina Merlin, Sulla Pelle Viva – Come si Costruisce una Catastrofe










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