lunedì 2 dicembre 2013

COMETA ISON SCOMPARE PASSANDO VICINO A SOLE

Brutte notizie per chi aspettava un Natale con la cometa. La tanto attesa Ison non è più riapparsa al termine del suo passaggio molto ravvicinato dietro al Sole.
Non c'è più traccia né della coda né del nucleo. Ison, fatta di ghiaccio e detriti, è passata ad appena 1,2 chilometri dalla superficie solare, a una temperatura di circa 5.000 gradi, ed è sparita. Quella che sembrava destinata a diventare la cometa del secolo per la sua grande luminosità, si è dissolta deludendo gli astronomi e non solo. (Televideo RAI 29/11/2013)

Che peccato… ma pensa che storia a suo modo tenera: una cometina fatta di ghiaccio e detriti che vuole andare a vedere da vicino il sole, si avvicina troppo e allora si scioglie scomparendo.
E magari giù sulla terra i bambini l’aspettavano per Natale, ma a Natale non sarebbe più arrivata… e allora i bambini capirono che il calore è essenziale per tutto ciò che brilla e che vuole rimanere vivo, ma a volte di troppo calore si muore. E allora ripensarono a certe notizie di cronaca che avevano sentito per radio: delle famiglie povere che vivevano in baracche o vecchie roulotte ai margini della città, per riscaldarsi durante questi giorni freddissimi avevano acceso delle vecchie stufette all’interno dei loro tuguri. Ma queste avevano fatto corto circuito, sviluppando un incendio che aveva portato via tutto: le loro vite, i loro pochi averi, la loro misera abitazione.
Oppure si ricordarono di quella storia sentita in classe dalla maestra che parlava di quella piccola fiammiferaia che cercava di vendere i propri fiammiferi ai passanti. L’inverno era freddissimo e, per attenuare il freddo che sentiva, accendeva uno per uno i fiammiferi che aveva da vendere. Ed era bello perché le pareva di vedere, nelle fiammelle fioche dei fiammiferi che le scaldavano appena un po’ le mani, delle figure di ballerine che danzavano, muovendosi insieme alla fiammella, oppure delle figure di animali esotici che si muovevano al ritmo sinuoso della fiamma, in mezzo ad una giungla tropicale… e continuò così, fiammifero dopo fiammifero, per sopportare un po’ quel freddo di quella strada di quella città dove nessuno le comprava nemmeno una scatoletta di fiammiferi… finché non arrivò a bruciare l’ultimo fiammifero. Una volta spento, venne colta da una spossatezza infinita e, abbandonatasi seduta sul bordo della strada si addormentò… Ed è addormentata e sorridente che la ritrovarono il mattino dopo alcuni passanti. Ma dormiva un sonno che non le avrebbe mai più permesso di svegliarsi.
Tuto ciò che vuole vivere e brillare ha bisogno di luce, di calore… ma il troppo calore diventa fuoco e fa male, distrugge… Ma anche il freddo fa male e uccide, lentamente, piano piano, senza che tu te en accorga: ti fa addormentare e non ti fa risvegliare mai più. Da tutto questo la lezione da trarre è che è sempre meglio evitare gli estremi opposti e cercare di navigare ben all’interno della corrente del fiume, senza avvicinarsi troppo né ad una sponda né a quell’altra.

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