lunedì 26 maggio 2008

JAGUARS – PREDATORS 5 : 3 (Amichevole)

Marcatori Jags: Luha, El Niño, Axel, El Niño, Boleso.


E finalmente arrivò: la prima vittoria “semi-ufficiale” dell’anno!!! E guarda a caso arriva proprio in quella partita dove i Jaguars possono schierare – bontà sua – la Prez a roster! Sarà un caso ma mi sa proprio che per la stagione prossima verrà co-optata per tutte le partite di campionato (non foss’altro che perché “porta bene”). Al tabellone, per questa volta, la preziosissima e graditissima presenza di Sandra che sostituisce egregiamente Mogol impegnata in pista a digrignare i denti contro gli attaccanti avversari.
Ma veniamo alla cronaca: incontro con i “cugini” predatori neo-formazione (un po’ come noi, del resto) dove militano alcuni maculati in transfert. Che strano dovere incrociare le stecche con avversari come Kykko, Marco, e soprattutto vedere nella gabbia avversaria il pizzo rossiccio di Gate che spunta dalla griglia del suo elmetto da portiere! Questi compagni di mille avventure che ti ritrovi come avversari! Ma si sa, la vita è una “ruota che gira”, come diceva il mio nonno.
Squadre allineate per il primo face-off agli ordini dell’ormai mitico arbitro Maurizio Pioldi che, oltre alle indubbie capacità, denota anche una passione veramente speciale per venire ad arbitrare un incontro amichevole dietro l’altro; veramente una pedina essenziale per tutto il movimento.
Quindi dicevo, face-off e quasi subito prima marcatura di Luha per i Jaguars (che giocano in casa, data la pista ma soprattutto dato l’orario ed il giorno), frutto di un'azione tambureggiante di tipo "pigialo". Tutto semplice? Sulle prime uno direbbe di sì, ma non è vero. L’hockey a volte è molto più complesso di come uno può immaginarselo. E quindi i Predators, smaltita la botta della rete “a freddo” incominciano a pattinare, e a pattinare sodo. E cominciano a chiudere bene gli spazi e ad impensierire anche, facendosi vivi dalle parti di Izko finalmente rientrato nella gabbia maculata dopo una importante assenza per malanni al ginocchio. Il portierone para, e para. Loro tirano, noi altrettanto. Loro arrivano bene dalle nostre parti e la nostra difesa “balla un po’” nel corso del primo tempo. Le assenze di Gali, Sambuca e di Joe si fanno sentire, anche se Leo, Pimpi, Mogol, Boleso & co. ce la mettono tutta per non fare rimpiangere troppo gli assenti. L’attacco dei padroni di casa poi non è granché ficcante, un po’ perché il “faro” del nostro attacco è ancora oltre oceano, un po’ perché il Coach (che sfoggia per la serata una sfolgorante quanto improbabile visiera gialla) sta provando a sperimentare nuove soluzioni. E questo anche in difesa. Le linee sono un po’ mixate, magari i punti di riferimento non sono quelli di sempre, quindi si “balla” un po’.
El Niño allunga il vantaggio con una delle sue “magie”, tirando fuori un bel coniglio dal cilindro, ma ben presto i Predators accorciano lo svantaggio, capitalizzando una imprecisione in copertura dei maculati.
Secondo tempo con Tonix che rileva Izko per permettergli di tirare un po’ il fiato, anche perché gli ospiti continuano a tirare e a farsi avanti. Jaguars che rispondono affidandosi per lo più ad un gioco di rimessa, in contro-piede, senza grande costrutto ma basato soprattutto sulle varie individualità. E Predatori che si fanno vicini al pareggio, arrivando a perforare il goalie meno battuto del campionato UISP! Jaguars impensieriti: “ragazzi non finiremo mica per pareggiare o per perdere anche questa, vero?”…
Intanto in pista c’è la terza linea, ribattezzata “la presidenziale” data la presenza della Gigia in copia d’attacco con il sottoscritto (quale onore e onere!). E capita così che mi “liscio” un bellissimo assist che la Prez mi serve in un piatto d'argento silver plate, con un diagonale perfetto dall’angolo alla destra del portiere avversario. Io sono appostato abbastanza bene, il passaggio sembra tele-guidato verso la mia stecca ma, complice il fatto che sono poco abituato a ricevere assists così “puliti”, lo slap stenta a caricarsi per l’incredulità e l’emozione e ne viene fuori un “tirello” in shoot con pochissime pretese. Mi cospargo l’elmetto di cenere e però mi rifaccio pochi istanti più tardi quando conquisto il disco in fase di attacco, mi porto sulla tre quarti, centralmente rispetto alla gabbia, prendo la mira e insacco raso-terra nell’angolino tra il palo e il pattino sinistro del portiere avversario. Grande gioia! Dedica scontata per le mie signore (K + S) che attendono a casa il ritorno di “papy” (la Prez non me ne voglia!).
Sul finire del secondo tempo c’è modo anche per impegnare l’arbitro Pioldi che infligge un paio di punizioni, giusto per ricordare a tutti che trattasi di amichevole e che trattasi di gioco “normato” da precise regole. Jaguars che tengono bene in penalità-killing, e forse questa è la svolta dell’incontro. La difesa acquisisce quel pizzico di sicurezza in più e si fa decisamente più efficace. Nel terzo tempo i Jaguars continuano a sperimentare, poi arriva un’altra magia del Niño che mette al sicuro lo score, un altro goal dei predatori e il suggello finale di uno dei gemelli Boleso (mi spiace ma non ho ancora imparato a distinguerli bene!). Sirena e tutti a fare la nanna!
La partita mi è parsa tutto sommato avvincente, giocata su ritmi abbastanza buoni, considerando le temperature che ormai si fanno sentire sotto tutte quelle bardature di plastica e neoprene. I Predators mi ricordano i Jaguars dell’anno scorso o di due anni fa, ma forse sono più organizzati di come eravamo/siamo noi, tanto più che riescono a gestire abbastanza bene anche i “cambi volanti”. Eppoi pattinano parecchio, il che non guasta quasi mai. Insomma alla prossima! Continuiamo tutti e due così… e ne vedremo delle belle!

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