mercoledì 15 ottobre 2008

UNA SQUADRA POVERA? O UNA POVERA SQUADRA?


E' anni - precisamente dal 1992 - che pazientemente attendo (attendiamo) qualche soddisfazione da questa squadra, Alleghe Hockey, che noi amiamo alla follia, che ci fa sognare, disperare, sorridere, incazzare, proprio come una bambina monella alla quale però, in fondo, vogliamo un bene dell'anima.
E lei? Come ci ripaga? Qualche sprazzo, qualche proclama, qualche derby vinto, qualche serie al Palaonda da incorniciare, ma poi arrivano anche queste cose qui: prenderne da una squadra di A2 (rispettabilissima) che ci manda a casa dalla Coppa Italia. Coppa Italia che è un traguardo cui potremmo ragionevolmente ambire e che potrebbe essere il tipico zuccherino per addolcire qualche boccone amaro di troppo, potrebbe essere quella goccia di benzina in più che ci spinge ancora a farci centinaia di kilometri per andare a fare il coro in Curva Nord al DeToni o in qualche settore ospiti in giro per l'Alta Italia... Anche perché sono convinto che lo scudetto quest'anno è affare privato "a tre" (se non addirittura "a due"). E invece no! Il Vipiteno dell'agordinissimo Paolo Bustreo ci sbatte fuori, le prime partite di questo strano campionato sono una serie di alti e bassi faticosissima da sopportare anche solo seguendo le radiocronache dal comodo divano del salotto di casa.
E a proposito dell'agordino Paolo Bustreo, che sarebbe utile e "bello" schierare nei ranghi biancorossi una riflessione: come egli stesso ha più volte dichiarato, non torna in Agordino perché, al di là dell'hockey, il tessuto economico ed imprenditoriale altoatesino gli consente di mantenere un lavoro in linea con i suoi studi e rispondente alle aspettative della sua professionalità. Questo sembra essere il motivo più importante che lo fa rimanere in Sud TIrol, addirittura giocando in A2 con il Vipiteno Broncos. Ma a questo punto mi dico: ma possibile che una professionalità come quella di Bustreo (che mi risulta essere ingegnere) non riesca a trovare uno sbocco professionale in Agordino? Possibile che il tessuto imprenditoriale, le istituzioni, ecc. agordine debitamente "sollecitate" dalla dirigenza Alleghese non siano capaci di costruire un percorso agonistico e professionale a questo giovane? Insomma: non servono ingegneri in Agordino, con specializzazione in impianti di risalita? Ma dài! Non scherziamo...
E non scherziamo neanche quando parliamo del nostro "pore" Alleghe, con pochi skèj. Insomma forse dal punto di vista societario può essere vero. Ma anche qui possibile che il tessuto socio-economico agordino sia così "misero" da non potere sostenere come potrebbe/dovrebbe una delle punte di eccellenza della vallata. Qui come vedete il discorso si allarga... Ma insomma: siamo o non siamo (scusate ma, per motivi affettivi, mi ci metto di mezzo anche io che vivi a Milano) la vallata della Luxottica di Del Vecchio? Siamo o non siamo una delle mete turistiche di eccellenza in Italia, sia per quanto riguarda il turismo estivo che quello invernale? Facciamo o non facciamo parte del Nord-Est, miracolo industriale che produce e sostiene l'italica economia con il suo network di piccole-medie imprese?
E allora non sappiamo esprimere una squadra a livello di città? Non riusciamo ad imbastire un discorso anche di marketing societario, ecc. per riuscire ad entrare finalmente (e rimanere) tra le "grandi" del campionato.
E' vero: il presidente ha speso parecchi quattrini in questi anni e anche in questo inizio di stagione. E forse non è sempre a lui che si deve guardare quando c'è da aprire il portafogli.
Qualcosina si sta muovendo, magari grazie anche al fatto che Riva siede ora sulla poltrona della LIHG. Ma insomma: penso che di acqua ne vada smossa parecchia per arrivare ad avere una squadra che possa competere per il campionato. E che? Vogliamo restare per sempre inferiori ai cortinesi?
Diamoci una svegliata, partendo dalla pista arrivando addirittura al di là delle tribune!

FORZA ALLEGHE !!!

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