giovedì 20 novembre 2008

Green Geckos - Jaguars 2 : 1

Marcatore Jaguars: Boleso Massi (assist Boleso Max).

Questa volta (e magari anche in futuro) ospito con piacere la cronaca maculata dell'incontro redatta e curata dal Preg.mo Vice-Presidente Jaguars Lorenzo, aka "The Magnificent", aka "Andamentolento" Ruggiero che ci narra com'è andata questa impresa. Ecco il racconto:
L'esorciccio

Prima trasferta per i Giaguari edizione 2k9, sullo scivoloso rink del Saini, contro i Green Geckos, storica e rocciosa formazione milanese che sulla carta si presenta profondamente rimaneggiata. I padroni di casa schierano una panchina accorciata da infortuni e altre assenze forzate, ma “appesantita” dall’ex attaccante dei Red Rats Pobbiati e soprattutto dall’esperto Coach Zagni, passati alle file nero-verdi. Gli ospiti, invece... stanno in piedi, nel senso che la panchina proprio non c’è. Don’t worry, il disguido è subito risolto con la fornitura di tre belle pancone, dove si accomodano i goalies e le tre linee abbondanti di felini in completino arancio-nero. Sulle tribune, altre tre linee maculate si preparano a scaldare il pallone di via Corelli.
In campo, riscaldamento dei giocatori, appello, raccomandazioni arbitrali, ingaggio iniziale. Tutti pronti a scattare come molle. E invece no. La tradizionale “fase di studio” si trasforma in dieci-minuti-dieci di hockey gradevole, ma eseguito in slow motion, come se entrambe le squadre temessero, accelerando un , di perdersi nell’iperspazio - unica eccezione, per il momento, Luha, che saltella e corre avanti e indietro come se gli avessero riempito di formiche rosse i pattini. Unica grande emozione: un disco vagante che attenta all’incolumità fisica della presidenza-Jaguars. Pianin pianino, ma intanto si comincia a tirare in porta: Luha, Er Romano, Max e Massi, il Niño e Teo ci provano, ma il goalie nero-verde non perde un colpo. Pianin piano, tirano anche i Gecki, dando modo a Izko di dimostrare che è altrettanto prestante e concentrato del suo “caro fratello dell’altra sponda”. Al 14’13” il neoacquisto Pobbiati viene servito da Raspagliesi e scarica nel traffico davanti a Izko un tirello lento sì, ma malvagio, e il disco si scava la strada fin sotto e dietro i gambali dell’incolpevole goalie maculato. 1-0. Neanche il tempo di replicare, e si va alla pausa.
Per recuperare lo svantaggio, nel 2° drittel il Coach maculato abbandona il “metodo Montessori” e passa al “metodo Pagliuca (Maria Diletta)”: praticamente colpirne uno, per educare gli altri; ovvero fuori Massimo Boleso, dentro il più bolso degli attaccanti della 4ª linea riclassificata. Il messaggio arriva forte & chiaro, e il ritmo di gioco dei Giaguari migliora visibilmente. Cambiano decisamente passo anche i padroni di casa, impegnando più volte Gate e facendogli più volte onorare il suo soprannome. Ma al 18’32” il goalie arancio-nero deve soccombere alla migliore azione della partita sfoderata dai Gecki: rapida uscita difensiva, bel tocco smarcante di El 69 per il “solito” Pobbiati, e precisa fiondata di quest’ultimo che porta il risultato sul 2-0. La doccia fredda sconvolge il metabolismo felino, e incalzati dalla Torcida che rischia la laringite da superlavoro i Giaguari si buttano all’assalto. L’impegno è ricompensato al 29’38”: dalla difesa sale un bel disco, Max serve di fino Massi e lui centra la rete come se fosse la cosa più naturale del mondo. La Torcida ruggisce, la partita è riaperta.
Il 3° drittel è all’insegna della generosità dei Giaguari, protagonisti di molti assalti, ma non della zampata decisiva, anche per la buona copertura dei difensori nero-verdi; quando tirano, e accipicicchia se tirano, i forward maculati si infrangono contro il goalie gecko, intento a dimostrare che il proverbiale “scoglio” può benissimo arginare il mare. Intanto i Gecki controllano con intelligenza, e colgono tutte le occasioni di contropiede, impegnando i difensori e il rientrato Izko, che si esibisce in pregevolissime parate. Cresce l’intensità agonistica, cala il livello fisico, quindi si verifica qualche contrasto più ruvido; però il clima resta assolutamente fair, anche perché l’arbitro, sig. Spada, riesce a mantenere corretto l’incontro utilizzando il richiamo al buonsenso più che il fischietto. Il referee, invece, fischia tre volte al 45°. Sul tabellone il risultato è 2-1 per i padroni di casa. Il referto di gara riporta 0 minuti di penalità. Come spesso accade, le aride cifre mentono: potrebbe sembrare la sintesi dell’incontro più noioso dell’anno, e invece è stata una partita perlopiu ad alta intensità agonistica, con momenti divertenti (compreso un mini-torneo di badminton tra Sambuca e un attaccante nero-verde...), scandita da decine di tiri da entrambe le parti e da prestazioni di ottimo livello da parte di tutti i portieri.
Concluse le “ostilità”, le due squadre si trasferiscono in massa alla pizzeria calabrese di via Corelli, dove la maggior parte dei Giaguari ordina una “Esorcista” (nduja, salsiccia piccante, cipolle, il tutto cosparso di altro peperoncino) ­ un rito indispensabile, per scacciare il ricordo di una sconfitta diabolica.

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