lunedì 10 novembre 2008

JAGUARS - CHIEFS 4 : 3

Parziali: 0:1 - 2:2 - 2:0
Marcatori Jaguars: Boleso Max, Vale, Boleso Massi, Joe

"Dilegua notte, tramontate stelle,
tramontate stelle, all'alba vincerò!
Vincerò! Vincerò!"
(G: Puccini - "Turandot" Atto III)


E dopo di che, nella mia mente, ma anche spero in quella di altri "maculati" parte l'orchestra con gli archi i fiati, percussioni e tutto in un crescendo per salutare la prima vittoria ufficiale dei Giaguari conquistata in una placida serata di novembre, esattamente ieri sera. Qui forse bisognerebbe allegare un bel file MP3, ma io non è che ci sappia fare in queste cose, quindi largo alla vostra forza di immaginazione.
E immaginate pure di vedere arrivare al parcheggio del S. Caterina di Agrate tutta una serie di macchine dalle quali escono giocatori di hockey (quelli dotati di borsone e stecche) e mica male supporters al seguito (quelli senza borsone) - e, se li guardate bene sono tutti abbastanza grossi, facce concentrate, serie, belli piazzati. Ci sono quelli con qualche capello grigio e con tonnellate di "mestiere" e poi giovanotti con buona dose di fiato al seguito. C'è di che preoccuparsi se si considera che i nostri primi avversari sono una squadra assemblata con elementi che, si dice, hanno partecipato ai campionati "non amatoriali" di serie B...
Poi ci siamo noi con le nostre facce da "italiani in gita", ma con qualcosa in più in fondo agli occhi: c'è una grande voglia di giocare e di giocare bene, per dimostrare una volta per tutte che in fondo, qualcosina l'abbiamo imparata anche noi. Viceversa perché Valerio avrebbe speso litri e litri di ossigeno e di fiato per correggerci, darci indicazioni, consigli, "strigliate", ecc.? Insomma un po' glielo dobbiamo: dobbiamo migliorarci, fargli capire che dopo tutto non ha lavorato per niente.
Riscaldamenti fatti, squadre allineate, tavolo al suo posto (come sempre, il mitico tavolo tecnico Jaguars), torcida a "gremire" gli spalti del S. Caterina insieme al buon numero di supporters ospiti. Saluti, grido di battaglia e giù il disco per questo primo atto della nuova avventura maculata.
Primo tempo che mette in luce due squadre che giocano su livelli di intensità veramente notevole. Ci si affronta a viso aperto dai primi minuti. I tiri verso le porte non sono forse ancora tantissimi, ma bastano ad impegnare più volte i portieri. Difese che giocano arcigne con il loro capitano a dare il buon esempio e, dalla nostra parte Pimpi che argina tutto quello che gli passa davanti e che riparte a dettare il gioco in avanti e salta e pattina e corre e sembra che stasera giochi con quattro polmoni invece che due. E anche il resto della squadra, trascinati da siffatto esempio non si risparmia. Da bordo pista uno inizia a temere che la cosa può esporci al rischio di vedere un calo verso il finale della partita ma, insomma, vedremo...
Al sesto arriva il primo goal - loro - frutto di una pregevole azione di smarcamento del loro n. 3 che con grande "mestiere" si fa un giretto nella nostra zona di difesa per poi attestarsi sulla blu e lasciare partire un tiro che Izko riesce solo a sfiorare con il gomito. Non ci voleva: sembra di vedere un film già visto. Primo goal loro, noi che ci perdiamo un po' e...
Invece così non è. I Giaguari continuano a giocare con ritmo elevato, fanno fronte in maniera efficace agli avversari che sembrano un po' "ringalluzziti" dalla segnatura. Così scorre il primo che vede anche fiocccare le prime penalità. Per loro e noi ad impostare abbastanza correttamente una "scatola" di power-play che però non da buon frutto. Però almeno l'impostazione della superiorità numerica c'è stata, ed è già qualcosa. E per due minuti loro sono stati schisci-schisci... poi viene anche il nostro turno, e un felino si accomoda nel pancone dei "cattivi" proprio verso la fine del primo tempo. Sirena. Per ora può andare bene, però c'è da lavorare...
Secondo tempo che si apre con Gate in porta a rilevare Izko e prendere subito la doccia fredda del goal in inferiorità numerica sul quale non poteva fare più di ciò che ha fatto. Disco che filtra nel traffico, deviazione sotto porta e rete. Anche in questo caso per chi vede le cose da fuori si adombra il timore della "solita storia"- Jaguars in svantaggio che perdono lucidità e "mordente" per rimanere in balìa dell'avversario. Invece così non è: le squadre tornano ad affrontarsi a viso aperto. Con intensità pari a quella del primo tempo, con gagliardia ma con assoluta lealtà. E' proprio una bella partita di hockey, giocato con la giusta dose di "sanguignità" e di velocità. I tiri si fanno sempre più insistenti su tutti e due i fronti e i portieri dimostrano di essere per così dire in serata di grazia. E arriva anche la prima marcatura dei Jaguars ad opera di Massimiliano Boleso aiutato com'è giusto che sia nelle migliori famiglie da suo fratello Massimo. A questo gli ospiti ribadiscono quasi subito con la loro terza rete segnata con la complicità della difesa che si dimentica di curare un uomo che staziona proprio davanti a Gate e che, ricevuto il disco, lo infila proprio sotto alla traversa dove Gate non riescce ad arrivare.
Ok, sembra che loro ci vogliano dire che anche questa sera non c'è trippa per gatti (o per giaguari). Ma il coach Vale mantiene la calma. Le linee schierate rimangono quelle che Vale ha provato e riprovato in allenamento, il mandato è sempre quello di pattinare, di costruire gioco e di tirare appena possibile. Lui stesso da il buon esempio cominciando ad imperversare sulla sua fascia, lungo la balaustra. El Ninho gli tiene testa facendo ubriacare un po' di difensori, ma niente! I Boleso continuano a giocare intendendosi come solo due gemelli sanno fare in velocità. Si tira sempre più spesso in tutte e due le porte. E finalmente gli sforzi di Vale vengono premiati dalla rete frutto di una azione solitaria e tambureggiante. La partita riprende. Il tabellone dice che loro sono ancora sopra di uno ma forse non la sta raccontando tutta la storia di questa partita...
Ed incomincia così il terzo tempo. Izko torna in gabbia. Applausi per Gate che ha fatto il suo lavoro (che è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare). Si manovra ancora, loro con il numero 6 ed il 67 ottimi tessitori di trame di gioco e con il loro 19 sempre abile a smarcarsi davanti al portiere maculato di turno, noi con il collettivo. La lotta è sempre tosta ed il Ninho e il Romano ne sanno qualcosa... ma anche un paio dei loro. Chiefs che calano un po' fisicamente, i Jaguars invece continuiamo a pattinare dandoci l'anima, grazie anche alla preparazione atletica che il Vale ha saputo dare alla squadra in queste settimane di allenamento. Le gambe ci sono ancora e la testa pure. Non si perde lucidità e si continua ad imbastire gioco, tenere bene in difesa, "pigiare" in balaustra e tirare in avanti. La Torcida si scalda sempre di più - il pallone del S. Caterina si fa incandescente. Arriva il giusto pareggio ancora con una combinazione in velocità dei Boleso: questa volta è Massimiliano che restituisce il favore a Massimo e gli serve l'assist per insaccare sotto porta. La Torcida esplode. La tensione per chi è a bordo pista è spasmodica. Izko decide di chiudere la saracinesca e dice che da lì stasera non si passerà più. Stop. Regala soltanto l'illusione del goal un disco che impatta l'esterno della rete per poi stamparsi alle spalle del goalie milanese. I Jaguars si fanno sempre più aggressivi e, peccato, el Ninho in un eccesso di aggressività si becca due minuti. Sono 120 secondi da capogiro con tre terzini in pista per i maculati costretti a non cedere fino allo stremo delle forze. E l'argine tiene. E le sorti, manco a dirlo, si ribaltano un paio di minuti dopo con un fallo fischiato ai Chiefs. Ora sono i Jaguars con l'uomo in più. Con calma si imposta la scatola del power play. Il disco gira nel terzo difensivo ospite. Gli attaccanti Luha e il Romano cercano di aprire dei varchi ma gli spazi sono costipati davanti al portiere (c'è tanto di quel traffico che sembra la tangenziale nelle ore di punta!). Allora Joe decide di provare da fuori. Grande tiro nel traffico e "sdeng!": si sente risuonare il montante interno della rete. E' goal. Siamo sopra noi adesso. Il finale diventa ipnotico. La Torcida continua a sostenere i maculati che hanno speso kili e litri di energie nel corso di tutta la partita per rincorrere dei numeri su un tabellone beffardo. La stanchezza si fa sentire da tutte e due le parti. Però è rimasto poco tempo per gli ospiti per pareggiare. Giusto un paio di giri di lancetta di cronometro separa i Jaguars dalla loro prima vittoria ufficiale. Ed è sirena finale. Tutti i maculati in pista a festeggiare. Let's party!!
Non è che la prima. Non c'è da montarsi la testa ma continuare a lavorare, come ha già detto giustamente Vale, però stasera, nel cielo della Martesana brilla una luna che ha la forma di un sorriso. E ci si addormenta con i Jaguars primi in classifica!
Assaporiamo bene questi momenti perché "il brutto è che gli uomini dimenticano!" Eppoi ce lo siamo meritato!

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