lunedì 15 marzo 2010

Ripartiamo da qui… ma per intanto riposiamoci un po’!

Alleghe fuori dalla corsa play-offs. Ok. Ci sta: il Brunico è la squadra che ha occupato per lunghissime giornate la prima posizione di classifica, cedendola nel finale forse per discorsi meramente opportunistici. E’ comunque squadra dal contenuto tecnico ben superiore a quello delle Civette. Questo è fuori di dubbio. E anche se l’out delle Civette è figlio di goal annullati, di rigori buoni non visti & co. l’Alleghe esce dalla serie a testa alta, senza avere subito scuffiate e avendo dimostrato di potersela giocare quasi alla pari.
Ora occorre riposarsi e guardare avanti. E ripartire, secondo me, da ciò che di positivo è emerso nell’ultima parte di campionato e dai play-offs. Innanzi tutto l’allenatore che va confermato perché ha dimostrato di saperci fare, di sfruttare al meglio il “capitale umano” di cui era a disposizione e, soprattutto, di sapere valorizzare i giocatori locali che erano quelli che alcuni anni fa facevano la differenza tra l’Alleghe e le altre squadre. I vari DaTos, DeBiasio, Alberto Fontanile correvano il rischio di arrivare a fine carriera senza avere avuto il modo di potere esprimere il loro potenziale. Mi pare di poter dire che con McKenna non sarà così. McKenna è anche riuscito a fare girare molto bene una linea di attacco Faulkner-Veggiato-Rocco che penso potere essere il nucleo attorno a cui formare l’Alleghe della stagione che verrà. Ci sarà da fare valutazioni serie circa gli stranieri che si sono espressi limitatamente in questo campionato. Ci sarà per certi versi da rifondare la difesa con innesti mirati (forse confermando Stepanek e Bowman), ma soprattutto cercando di trovare un regista difensivo più che valido. Il fatto che si senta la mancanza di un cecchino offensivo, può essere anche dato dal fatto che lassù in avanti non riescano ad arrivare dischi di qualità. E questo indubbiamente è un limite nelle capacità di impostazione della difesa di questo campionato. Poi se arrivasse anche il “cecchino” tipo Roy, be’, sia il benvenuto! Ovviamente. Altro straniero da confermare forse Hay che ha dimostrato di essere un buon “power forward” e di dare sempre anima e cuore sul ghiaccio. Per me può dimostrarsi giocatore utilissimo in una futura stagione, per dare peso e consistenza all’attacco alleghese che rischia di essere troppo leggero (ok per i cavalleggeri, ma ci vuole anche qualcuno che faccia da fanteria corazzata là dentro).
Un consiglio per gli acquisti può essere quello di cercare di pescare qualche giocatore dalle parti di Torre Pellice. Là talenti non mancano e forse qualcuno avrebbe piacere di giocare con una squadra con ambizioni che vanno un po’ più in là di “salvarsi”. Per giunta dalle parti del Piemonte mi pare di avere notato un paio di “cecchini” molto interessanti e qualche difensore di peso e di impostazione.
Comunque guardare avanti e cercare di fare lavorare il coach con serenità e cercare di imitare i “cugini” asiaghesi investendo in primis anche sul portiere Pagliero che dimostra di meritare fiducia per continuare a crescere.
A livello generale penso che l’Ing. Riva in qualità di presidente della Lega, dovrà promuove qualche iniziativa per cercare di migliorare notevolmente la qualità del settore arbitrale. Decisamente il punto più dolente di tutto il movimento hockeystico italico. Oltre i casi recenti della serie play-off (e tra l’altro non solo alleghese-pusterese, ma anche relativo ad altre serie), la gestione deficitaria del settore è stata denunciata e documentata al di là di ogni ragionevole dubbio su altri siti (es. gazzettahockey.it).
L’idea qui sarebbe di portare per esempio la gestione degli arbitri sotto l’egida della Lega, sottraendola ad una gestione federale che si è dimostrata negli anni deficitaria e quanto meno carente.
Per finire un cenno sui tifosi in riva al lago: stop alle polemiche futili, in prima istanza quelle verso colui che per decenni è stata la voce giornalistica dell’hockey agordino (e non solo dell’hockey). Troppo preziosi, per le piccole realtà locali valligiane, i giornalisti come Mezzacasa. Sono sicuro che se non ci fosse uno come lui la sua mancanza si sentirebbe enormemente da parte di tutti, nessuno escluso. Provare per credere. Stop alle polemiche “interne” e ricordarsi che il primo e principale compito del tifoso è quello di sostenere la squadra. Poi ci stanno le critiche costruttive, ma il “core business” delle attività di noi tifosi, quello che deve occupare il 95% delle nostre energie è il sostenere la squadra, le nostre amatissime civette.

FORZA A\_\_EGHE SIEMPRE !!!

2 commenti:

ale ha detto...

CONDIVIDO IL COMMENTO IN TOTO...
UN CENNO SU HAY: SI SONO SENTITE TANTE CRITICHE SUL FATTO CHE NON HA SEGNATO, MA SI RENDONO CONTO DEL LAVORO CHE HA FATTO NELLE FORMAZIONE DI DIFESA IN INFERIORITA' NUMERICA? SE DA TOS E FONTANIVE ALBERTO SONO CRESCIUTI SECONDO ME E' ANCHE MERITO DEL FATTO DI AVER GIOCATO IN LINEA CON HAY
ARGOMENTO MEZZACASA: HA FATTO TANTO, SIA PER L'HOCKEY CHE PER L'AGORDINO IN GENERALE, MA ULTIMAMENTE STA DIVENTANDO UNA ZITELLA INACIDITA...SPERO CHE IL RIPOSO ESTIVO SERVA ANCHE A LUI...

Webmaster ha detto...

Ciao Axel! Grande analisi! Ogni tanto passerò di qua a leggerti!

Ciao e a presto

Matteo Reolon